"Basta un po’ di candeggina o bicarbonato e disinfetti tutta la casa." Lo dicono in tanti. Ma se ti dicessi che non è proprio così? Anzi, che continuare a usare questi prodotti potrebbe essere inutile… o addirittura dannoso?
Candeggina, aceto, bicarbonato: li abbiamo visti usare dalle nostre nonne, e spesso li associamo all’idea di pulito e sicurezza. Ma oggi sappiamo molto di più su come funziona davvero la disinfezione, e su quanto certi “rimedi di una volta” non solo siano inefficaci, ma anche rischiosi per la salute, la pelle e l’ambiente.
In questo articolo voglio raccontarti perché dovresti smettere di usare candeggina e bicarbonato per disinfettare – e quale alternativa naturale, efficace e sicura può davvero fare la differenza.
Candeggina: disinfetta sì, ma a che prezzo?
La candeggina – o ipoclorito di sodio – è da decenni considerata un simbolo di igiene e pulizia. È presente in quasi tutte le case, usata per sbiancare, smacchiare e disinfettare. Ma pochi si soffermano davvero a riflettere su cosa comporti il suo utilizzo. Perché sì, la candeggina disinfetta... ma a che prezzo?
Prima di tutto, parliamo di sicurezza. L’ipoclorito di sodio è una sostanza chimica estremamente aggressiva, capace di causare irritazioni cutanee, danni agli occhi, e se inalato, anche problemi respiratori. Basta usarla in un bagno poco ventilato per rendersi conto di quanto i suoi vapori possano essere fastidiosi, se non pericolosi. E se in casa ci sono bambini piccoli, persone con la pelle sensibile o amici animali, il rischio aumenta.
Poi c’è il tema ambientale. Quando la candeggina finisce nello scarico, non scompare magicamente: entra nei sistemi idrici, dove può reagire con altre sostanze organiche formando composti tossici, come le diossine. In breve, disinfettare con la candeggina significa spesso compromettere l’ambiente.
Ma non solo: per funzionare davvero come disinfettante, la candeggina ha bisogno di determinate condizioni di utilizzo (come la giusta diluizione e il contatto con superfici pulite). Usarla in modo errato, come spesso accade, la rende inefficace e persino pericolosa.
Quindi, è davvero questo il prezzo che vuoi pagare per una casa "disinfettata"?
Bicarbonato e aceto: miti "di una volta" da sfatare
Quante volte hai sentito dire che il bicarbonato è un ottimo disinfettante? O che l’aceto è la soluzione naturale perfetta per igienizzare qualsiasi cosa? Scommetto tante. Eppure, la verità è che nessuno dei due disinfetta davvero.
Partiamo dal bicarbonato: è vero, è una sostanza utile per assorbire odori, lucidare superfici e aiutare a sciogliere lo sporco grazie alla sua azione abrasiva leggera. Ma da qui a definirlo un disinfettante ce ne passa. Il bicarbonato di sodio non ha proprietà battericide: non uccide virus, batteri o funghi. Insomma, può aiutarti a pulire, ma non a rendere sicura una superficie.
E l’aceto? Anche in questo caso, parliamo di un rimedio naturale che può essere molto utile per eliminare odori sgradevoli, sciogliere il calcare o rendere i vetri più brillanti. Ma attenzione: non è un disinfettante. L’acido acetico, suo principale componente, ha un pH troppo basso per essere efficace contro la maggior parte dei microrganismi patogeni. E non solo: se usato in modo scorretto, può anche risultare inquinante, specialmente se scaricato in grandi quantità nell’ambiente.
Quindi lavare il cane con l'aceto... anche no!
In pratica, usare aceto e bicarbonato pensando di aver disinfettato è solo un’illusione. Ti dà l’idea del pulito, ma non garantisce la sicurezza di cui hai davvero bisogno. Per questo è importante superare questi miti e scegliere soluzioni efficaci, testate e sicure – per te, la tua famiglia e l’ambiente.
Cosa vuol dire davvero disinfettare?
Facciamo chiarezza una volta per tutte: pulire, igienizzare, disinfettare e sterilizzare non sono sinonimi. Anzi, confondere questi termini è uno degli errori più comuni… e più pericolosi. Se davvero vuoi proteggere te stessa, la tua famiglia o i tuoi animali, sapere cosa significa “disinfettare” è il primo passo.
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Pulire significa semplicemente rimuovere lo sporco visibile: polvere, residui, grasso. È la base di tutto, ma da sola non elimina i germi.
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Igienizzare riduce la quantità di microrganismi a un livello considerato sicuro per la salute pubblica. È utile per mantenere un ambiente sano nel quotidiano.
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Disinfettare, invece, vuol dire uccidere o inattivare batteri, virus, funghi. Un disinfettante efficace deve essere in grado di agire sui patogeni e garantire un livello di sicurezza elevato, soprattutto in contesti critici come cucine, bagni o ambienti con neonati o animali.
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Sterilizzare, infine, è un processo ancora più profondo, che elimina ogni forma di vita microbica. È usato in ambiti medici o per oggetti a rischio come biberon e ciucci.
Capisci perché non basta “un po’ di aceto”? O perché la candeggina usata male è solo un rischio inutile?
Disinfettare richiede prodotti testati, formulati per essere veramente efficaci. E oggi abbiamo accesso a soluzioni più sicure, sostenibili e intelligenti. Basta solo saperle riconoscere.
L’alternativa naturale che funziona davvero: l’acido ipocloroso
Dopo aver smontato i falsi miti su candeggina, aceto e bicarbonato, è naturale chiedersi: esiste un modo per disinfettare davvero, senza rischiare la salute o inquinare l’ambiente? La risposta è sì, e si chiama acido ipocloroso.
L’acido ipocloroso (HOCl) è una molecola prodotta naturalmente dal nostro sistema immunitario quando combatte virus e batteri. È potente, sicura e incredibilmente efficace. Grazie alla chimica green di ECASAN, oggi possiamo usarlo in forma stabile anche per disinfettare superfici, oggetti e per igienizzare la nostra pelle e quella dei nostri amici animali, senza usare alcol, candeggina o sostanze chimiche aggressive.
Ma perché è così rivoluzionario?
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È fino a 80 volte più efficace della candeggina.
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È completamente atossico per persone, animali e ambiente.
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È biodegradabile, non lascia residui e non contribuisce all’inquinamento delle acque.
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Ha un pH neutro, il che lo rende perfetto anche per chi ha la pelle sensibile o per l’uso in presenza di bambini o animali.
L’acido ipocloroso di ECASAN è la prova concreta che si può disinfettare davvero in modo naturale, senza rinunciare all’efficacia né alla sostenibilità. È il futuro dell’igiene quotidiana: più consapevole, più sicura, più rispettosa.
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